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Sindrome di Stoccolma


 

Molti reggiani sembrano vittime della Sindrome di Stoccolma: come fosse un riflesso condizionato - automaticamente - difendono chi ha distrutto la loro città e peggiorato le loro vite, con frasi tipo "é così in tutt'Italia", "sono fenomeni globali", "cosa vuoi che ci possano fare?"... anche se in realtà non hanno la più pallida idea se sia davvero così anche da altre parti e che reali poteri di intervento possa avere un pubblico amministratore sulla problematica della quale si parla.

Persone prontissime a fare paragoni con aree storicamente più svantaggiate, pur di dimostrare che a Reggio va tutto benone, ma che non riescono - come bloccate - a guardare le altre realtà del nord Italia che funzionano meglio, a trarre esempi positivi, perché questo significherebbe ammettere che Reggio non è poi quel paradiso in terra che essi si sentono in obbligo di credere. Reggio non è l'inferno, ben inteso, ma ha tanti, tantissimi problemi, ingigantiti ed incistati da una classe dirigente che ha rifiutato di vederli per non esser costretta ad affrontarli, sostenuta da una popolazione che per un malinteso amore per la propria città si sente in dovere di negarne i difetti, di sminuirne i problemi, a costo di mentire anche a sé stessa.

Il centro storico è morto? "É colpa del commercio on line!" ti rispondono: amico, guarda che Amazon consegna anche a Parma e là il centro è florido. Moriamo di polveri sottili? "È la pianura padana" si affrettano a soggiungere: Reggio però è una camera a gas anche rispetto alle altre città della pianura padana!

Sono prontissimi a riconoscere la tipicità di Reggio in positivo, anche quando non é vera: "Abbiamo una sanità eccellente" ti dicono orgogliosi; mentre la nostra sanità è stabilmente da anni al 95° posto in classifica; "Abbiamo un sistema educativo fantastico": siamo al 95° per istruzione superiore, 79° per dimensione delle classi, 102° per istituti superiori, 84° per studenti di scuola superiore in rapporto agli abitanti.

Quando si tratta invece di riconoscere l'unicità dei nostri problemi non ci riescono, ed automaticamente ripetono come un mantra che "tutto il mondo è paese"... mentre la grande maggioranza dei problemi di questa città derivano dalla sua unicità, dal suo essere cioè da 74 anni comandata dalla stessa gente, gente che ha la certezza di comandare per sempre (quindi chi li obbliga ad ascoltare i cittadini, a fare quel che essi vogliono? Tanto li votano comunque!).

Vogliamo salvare questa città? Bisogna vincere la sindrome di Stoccolma e guardare con oggettività i nostri problemi, scoprendo così la cura, l'unica cura: l'ALTERNANZA.

L’ammissione di colpa del Sindaco Vecchi

Il Sindaco Vecchi all'accusa di aver progettato rifacimenti delle piazze nelle segrete stanze, in perfetta solitudine ed autoreferenzialità, risponde che tali progetti sono stati "presentati" ad una ristretta schiera di residenti ed operatori commerciali della zona.

Schiera talmente ristretta che di tali presentazioni non hanno notizia le principali associazioni di categoria, e nessuno dei residenti ed esercenti che io conosco in quell'area è stato invitato. Tali piazze sono un importante patrimonio collettivo, non solo dei pochi e sceltissimi che avete deciso di invitare (come fosse una festa esclusiva ad un club privato). Anche poi aveste invitato l'intera città, esse erano - secondo le vostre stesse parole - "presentazioni" di progetti già decisi ed approvati, quindi non un modo per recepire le legittime istanze ed i suggerimenti dei cittadini, ma un tentativo di far loro "ingollare" a suon di render ad effetto, paroloni e promesse vuote, quanto da voi già stabilito.

Quella del Sindaco insomma non è una risposta, ma un'ammissione di colpa, l'ammissione della scelta da lui e dai suoi intrapresa di governare come duchi, di trattare i reggiani da sudditi, non da cittadini, di trattare le NOSTRE piazze come se fossero di loro esclusiva proprietà.

#democraziareggiana #rasdireggio

Vecchi, candidato dello statu quo

Nelle città normali alle primarie vanno candidati delle varie correnti del PD, assieme magari a rappresentanti di partiti alleati, si sfidano, e chi vince viene candidato a Sindaco ed ha l'appoggio - a volte magari poco convinto - degli altri. A Reggio invece le consorterie si erano riunite molto prima del 2 marzo ed accordaLuca-nel-suo-castellote su un nome che le garantisse tutte, e quindi garantisse il permanere degli equilibri esistenti: prova ne sia il fatto che da anni tutti sapevamo chi sarebbe stato il candidato del centro-sinistra. Abbiamo quindi assistito al paradosso di un Luca Vecchi che correva alle primarie sostenuto da tutti, dai civatiani, come dai renziani, dai cuperliani, come dai dossettiani e castagnettiani... candidato-notaio, il cui primo dovere sarà tentare ogni istante di accontentare tutti, di dare un proporzionato spicchio di potere ad ogni corrente e gruppuscolo del suo partito, pena la rottura del precario equilibrio sul quale si regge la sua candidatura e -Manuale Cencelli peggio - sul quale si reggerà la sua poltrona di Sindaco, nel caso venga eletto. Non stupisce quindi l'eterogenea formulazione che traspare dalla lista del PD ed i calcoli da prima repubblica che s'intravedono in trasparenza..

La domanda che mi pongo, da cittadino reggiano, è come farà ad amministrare la città un Sindaco che dovrà esser continu amente preso - manuale Cencelli in una mano e bilancino nell'altra - ad accontentare i vari gruppi e gruppuscoli che l'avranno sostenuto, nel disperato tentativo di tenere in piedi  il castello di carte sul quale sarà seduto... gli avanzerà qualche minuto alla settimana per i molti e gravi problemi di Reggio?    

Pietro Negroni,

Candidato per il Consiglio comunale, Lista Donatella Prampolini Sindaco 

La nostra lista si presenta alla città!

donatella_prampolini_logo L'entusiasmo di cambiare! Vi aspettiamo TUTTI Sabato 5 Aprile alle 11.30 all'hotel Europa a Reggio Emilia alla conferenza stampa di presentazione del programma e dei candidati della Lista Civica Donatella Prampolini! Coordinerà l'evento il giornalista de Il Sole 24 Ore Roberto Iotti. #votadonatella #donatellaprampolinisindaco #cambialecose Scarica l'invito