Tutti gli interventi progettati in materia di sociale sono da intendersi come strettamente connessi ai punti programmati sulla sicurezza, riteniamo infatti che non si possano dare soluzioni ai molti problemi locali se non si affrontano questi due fronti congiuntamente
Famiglia:
- La famiglia verrà posta al centro del welfare, creando il cosiddetto Quoziente familiare, un sistema di incentivi e sgravi (sulla tassazione, sulle rette, sui servizi) definiti sulla base del rapporto tra numero di componenti del nucleo familiare e reddito complessivo, e sulle tipologie di componenti (bambini in età scolare, cittadini non autosufficienti, ultraottantenni, disabili...); e dando vita ad una struttura comunale che coordini e filtri le iniziative dei vari assessorati alla luce del ruolo fondante della famiglia nella nostra società.
- Il comune si farà garante nei mutui per l'acquisto di abitazioni e in contratti di affitto a canone concordato per gli indigenti, gli anziani e per le nuove famiglia italiane
Difesa della vita
Creazione di protocollo con associazioni impegnate nella difesa della vita, in ottemperanza della legge 194, finalizzato a garantire ed incentivare il supporto da parte di questi volontari alle donne che si rivolgono ai consultori e ad arginare quanto più possibile il dilagare delle interruzioni di gravidanza, soprattutto di quelle dettate dalla contingenza economica.
Anziani e diversamente abili:
- Realizzazione di una carta servizi per anziani e diversamente abili che dia loro la possibilità di avere forti sconti su un paniere di alimenti fondamentali (in convenzione con le catene di distribuzione), e utenze delle "municipalizzate", e che funga da abbonamento gratuito per il trasporto pubblico
- Incentivare economicamente ed attraverso migliori forme di assistenza domestica la permanenza in famiglia dell'anziano non autosufficiente, e degli ultraottantenni
- Realizzare condomini a portierato sociale, magari trasformando palazzi che siano già a grande percentuale di anziani
- Garanzia al diversamente abile di potersi muovere autonomamente e liberamente per tutto il territorio comunale, attraverso l'eliminazione di tutte le barriere architettoniche dagli spazi, dagli edifici, pubblici e privati
- Intendiamo inoltre garantire l'accessibilità e la fruizione autonoma dei trasporti pubblici ai diversamente abili
Chiusura campi nomadi:
La rilevanza numerica di sinti e rom nel comune capoluogo e più in generale nella provincia reggiana, un unicum a livello regionale, impone che essi vengano ripartiti equamente sul territorio emiliano-romagnolo, come per altro previsto dalla legge regionale, onde cancellare l'attuale ghettizzazione e facilitare l'integrazione.
Riteniamo quindi superfluo che l'amministrazione reggiana stanzi danari specificamente per i "nomadi", essi - qualora intendano integrarsi - verranno supportati dai servizi sociali, al fine di garantire l'inserimento lavorativo e abitativo, alla stregua di tutti gli altri cittadini. Quanti non intendano divenire reggiani a tutti gli effetti non troveranno spazi nella nostra provincia.
... Per ogni domanda, proposta, suggerimento, o critica, ti sarò grato se vorrai scrivermi a info@pietronegroni.eu !!