Tutti gli interventi progettati in materia di sicurezza sono da intendersi come strettamente connessi ai punti programmati sul sociale, ritengo infatti che non si possano dare soluzioni ai molti problemi locali se non si affrontano ambedue i fronti congiuntamente
Sicurezza urbana
- Progettazione di interventi sul medio ed il lungo periodo, di concerto con cittadini e comitati, pianificazioni grazie alle quali si possano richieder maggiori dislocamenti di agenti (ad esempio di PolFer, visto che nelle due stazioni oggi sono coperti circa la metà dei turni!)
- Interventi strutturali nelle aree ad alto degrado, come ad esempio procedere all’esproprio degli appartamenti negli stabili più compromessi da forme di devianza, per ristrutturarli ed utilizzarli poi come case popolari, controllando così i comportamenti dei nuovi residenti
- Duro contrasto alle dipendenze, sostituendo al criterio di "riduzione del danno" quello di prevenzione; grande impegno nella lotta allo spaccio di droga
Polizia Locale: meno multe, più anticrimine!
La polizia municipale è da oltre vent’anni una forza di polizia al pari delle altre, ma qui a Reggio le Giunte che si sono susseguite hanno pervicacemente continuato ad utilizzare tali agenti esclusivamente come “multatori”, come esattori di una tassa da utilizzare a piacimento, invece che impiegarli per contrastare il crimine.
- Ripianamento degli organici (ora meno di 170, potrebbero esser 210)
- Addestramenti e dotazioni adeguate
- Suddivisione in squadre tematiche (commercio, edilizia, anticrimine…)
- Reale e quotidiano coordinamento interforze, attraverso la realizzazione ad esempio di posti integrati di Polizia ove siano presenti agenti di tutte le forze dell’ordine, in luogo dei posti circoscrizionali di PM, almeno nelle zone più calde della città, e di una centrale operativa interforze; tutto finalizzato ad una costante collaborazione delle varie forze di sicurezza e al passaggio immediato di informazioni sul campo, superando gli obsoleti tavoli interforze in prefettura. SI pensi che oggi, per fare un esempio, le forze dell'ordine comunicano via radio su frequenze diverse, senza la possibilità - neanche in casi emergenziali - di utilizzarne una in comune.
- Utilizzo di volontari addestrati dalla scuola interregionale di Polizia Locale, come permesso ed incentivato dalla legge regionale in materia, che sostituiscano gli agenti di PM in tutti quei compiti (dagli attraversamenti pedonali scolastici agli interventi sulla viabilità) che non è necessario siano svolti da Poliziotti, permettendo la riallocazione di moltissimi agenti in compiti ed orari in cui siano realmente utili: già solo il sostituire con volontari i 40 agenti che “presidiano” gli attraversamenti pedonali scolastici ogni mattina permetterebbe di realizzare pattuglie anti-degrado, che girino per i locali aperti nottetempo, e garantiscano tanto ai residenti, quanto ai licenziatari un nuovo quieto vivere
Razionalizzazione delle forze in campo
- Controlli integrati tra i vari enti preposti, al fine di contrastare lo sfruttamento e per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro
- Sistematico e costante controllo delle residenze, applicando anche le norme varate alcuni anni or sono (sequestro degli immobili affittati ad extracomunitari irregolari)
Sicurezza stradale
- Interventi infrastrutturali di messa in sicurezza dei tratti pericolosi: può bastare un lampione in una curva buia a salvare una vita!
- Sostituzione dei guard rail obsoleti, non a norma e pericolosi soprattutto per le due ruote
- Campagna di sensibilizzazione nei locali pubblici e corsi di educazione alla guida sicura nelle scuole di ogni ordine e grado, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto delle condotte di guida pericolose (droga, alcol, velocità, disattenzione)
- Realizzazione di un vero e proprio servizio pubblico notturno, che risponda alle diverse esigenze di spostamento dei giovani almeno nei fine settimana, realizzato insieme ai gestori dei locali notturni: oltre alla repressione delle condotte di guida pericolose, è indispensabile infatti fornire un'alternativa all'uso dell'auto privata, come da molti anni si fa in zone d'Italia che hanno così ridotto drasticamente incidenti, feriti e morti sulle strade.