Scorta fasulla: la pigliata per i fondelli del sindaco Vecchi

Dopo che il Prefetto di Reggio Emilia ha confermato ciò che avevo denunciato sui media locali venti giorni fa, ovvero che gli agenti di Polizia Locale che accompagnavano il Sindaco non erano una scorta, né erano lì per decisioni della Prefettura, della Questura, o del competente Ufficio Scorte (Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza personale), tale ridicolo succedaneo è stato immediatamente cancellato, così com’era stato disposto, cioè senza fornire spiegazioni, senza lasciar capire chi l’avesse ordinato – se il Comandante, l’Assessore competente od il Sindaco stesso – senza ordini scritti, neanche agli stessi operatori.

La Scorta fasulla del SIndaco
La Scorta fasulla del SIndaco

Una vicenda che denota quale ridicola e surreale farsa fosse stata armata da chi governa questa città, pur di non fare chiarezza sulle vicende occorse di recente, e di non fornire le carte e le fatture che comprovino la ricostruzione fornita dal Sindaco sulla compravendita e la supposta ristrutturazione della sua casa. Anzi alle legittime richieste di chiarezza essi avevano risposto con quella operazione d’immagine, fatta al solo scopo di far figurare Vecchi come combattente anti-mafia, tanto da venire da essa minacciato… Minacce ritenute di modestissima o nulla entità dai competenti uffici, come scopriamo ora, davanti alle quali comunque la nostra amministrazione cittadina non ha avuto lo stesso alcuna remora – pur di far apparire il Sindaco sotto “scorta” – a distogliere uomini e mezzi dai servizi d’ufficio, dal contrasto a criminalità e devianza, come se fossero queste ultime, come diceva anche Delrio col suo famigerato “tutte balle”, a non esistere a Reggio…

Una vera e propria pigliata per i fondelli ai cittadini reggiani, giunta per di più come unica risposta fattuale dell’amministrazione Vecchi ai gravi sospetti di infiltrazioni mafiose nel nostro territorio: una vicenda vergognosa e gravissima che credo descriva drammaticamente bene chi sia il nostro Sindaco e chi siano coloro di cui si è circondato.

tardivo piano “anticorruzione” dalle allarmanti premesse

All'indomani dell'uscita della notizia del non mai del tutto chiarito acquisto da un presunto 'ndranghetaro della casa del Sindaco Vecchi, l'amministrazione si è affannata ad approvare ed a buttare sui giornali - invece delle fatture sulla suddetta compravendita, e della totale chiarezza al riguardo - questo regolamento interno, spacciandolo come un'eccellenza reggiana... mentre non solo è un atto dovuto, ma giunge soprattutto in ritardo di almeno vent'anni, anni nei quali secondo le carte processuali la mafia avrebbe prosperato... e - come dicono tutti coloro che si son occupati di mafia, da Don Ciotti a Gratteri - "non esiste mafia senza politica"!!

Andando poi a leggere il documento, elaborato dalla nuova e capace Segretaria Generale del Comune, Rosa Iovinella, si ben comprende quanto gli "anticorpi" tanto millantati da Delrio e dai suoi, fossero in realtà un prodotto della sua fantasia, solo un utile strumento inventato al fine della sua retorica autodifesa.
Il Municipio non è (ancora) consapevole(!!!)
Il Municipio non è (ancora) consapevole(!!!)
 

Scorta finta: la non-risposta del Comune

La Legge 133/2002 dice chiaramente che solo agenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri od in subordine della Guardia di Finanza  e della Penitenziaria possono fare servizi di scorta, e solo dopo aver superato corsi appositi e durissimi, mentre la Polizia Locale – oltre ad esser esclusa dai servizi di scorta da tale norma – è a Reggio priva delle basilari dotazioni di servizio (come i manganelli o gli spray al peperoncino) e dei minimi corsi di difesa personale, e che mai ha quindi visto neanche col binocolo le dotazioni necessarie ad espletare i ben più complessi e rischiosi servizi di scorta (come ad esempio i giubbotti antiproiettile od i mitra) né i durissimi corsi necessari – ad esempio - ad individuare e neutralizzare minacce al soggetto che si deve difendere.
L'attacco del Sindacato, il mio e la ridicola risposta del Municipio
L'attacco del Sindacato, il mio e la ridicola risposta del Municipio
Forte di tali dati ho chiesto per primo al Sindaco chi abbia dispostoche lui sia accompagnato dalla Polizia Locale, ridicolo succedaneo di una scorta: a tale domanda l’amministrazione ha risposto che sarebbero frutto dell’indicazione di non meglio identificati “competenti organi”… e cita come unica pezza d’appoggio legale un regolamento comunale del 1990, tanto obsoleto da aver oramai il valore della carta straccia, superato e contraddetto dalla legislazione vigente (fonte di diritto molto superiore e di dodici anni successiva). Una risposta che non risponde insomma quella del Sindaco, che non chiarisce, non spiega, non nega… che dimostra solo misconoscenza della materia ed il tentativo di menar per il naso gli interlocutori. Questa disperata arrampicata sugli specchi conferma quanto il succedaneo di una scorta che distogliendo dai compiti d’ufficio uomini e mezzi della Polizia locale scarrozza il Sindaco sia probabilmente una decisione presa in comune, una scorta mediatica, che – inutile a difendere Vecchi dalla mafia – lo difenda dagli attacchi e dalle legittime domande, facendolo sembrare una vittima, quindi un “Buono a tutta prova”. Una squallida operazione di marketing politico insomma, decisa in comune dopo che lo Stato non ha ritenuto Vecchi sotto minaccia tanto da attribuirgli una scorta vera…
 
Così a Reggio si fa sicurezza locale, distogliendo alcuni dei già pochi uomini e mezzi dal contrasto a criminalità e devianza, per una squallida operazione di propaganda politica, così il Sindaco fa antimafia, non mostrando i documenti da più parti richiesti, non facendo vedere le fatture dei lavori murari eseguiti in casa sua (che comproverebbero la sua ricostruzione dei fatti), non facendo quindi completa chiarezza, ma nascondendosi invece dietro operazioni di vuota propaganda.

La Scorta fasulla del Sindaco Vecchi

Posto che le “scorte” sono regolamentate per legge, e che la norma (L. 133 del 2-7-2002) prescrive che “I servizi di protezione e di vigilanza sono eseguiti dagli uffici, reparti ed unita' specializzate della Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri e, qualora necessario, del Corpo della guardia di finanza e del Corpo di polizia penitenziaria”, vien da domandarsi se possa davvero esser stato il Prefetto, come si evince dai comunicati del Comune, a disporre che il Sindaco sia accompagnato da agenti di Polizia Locale, forza che non rientra tra quelle che possono fare servizi di scorta ed i cui operatori non

Il Sindaco accompagnato...
Il Sindaco accompagnato...

possono neanche accedere ai durissimi corsi di formazione che permettono poi di diventare agenti delle scorte. Sorge quindi il sospetto che sia stato il Sindaco stesso ad auto-attribuirsi tale “accompagnamento”… “accompagnamento” che – in nome di quanto scritto sopra - non gli fornisce nessuna tutela dalle minacce delle quali lui sostiene d’esser vittima, minacce che nella sua ricostruzione gli sarebbero per altro rivolte dalla ‘ndrangheta, il sodalizio criminale più “militarmente” forte d’Europa, che usa esplosivi, armi da guerra e bazooka con la stessa naturalezza con la quale io impugno le posate… ed allora perché dotarsi di un accompagnamento così ridicolmente inadeguato?

L’unica risposta che vien in mente è che quella sia una misura propagandistica: lo Stato non l’ha ritenuto sotto minaccia, tanto da attribuirgli una scorta vera, ed egli allora si è dotato di un succedaneo che ne evochi l’immagine, succedaneo che non può avere scopi difensivi (la vigilessa ritratta più volte accanto a lui è addirittura disarmata), ma che può giusto servire ad accreditare davanti all’opinione pubblica la sua tesi d’esser minacciato, d’esser in pericolo, d’esser vittima.

Ho il sospetto insomma che per la prima volta nella storia d’Italia stiamo assistendo ad una “scorta mediatica”, una “scorta” fasulla che – evocando l’immagine di vere misure di protezione - lo promuova d’ufficio, giacché le autorità competenti non l’hanno fatto, a vittima della ‘ndrangheta che necessiti di una “scorta”, collocandolo quindi fra i “buoni a tutta prova” e lo difenda così più che dalle mafie, dalle legittime richieste di far chiarezza che gli giungono dall’opinione pubblica, una disgustosa operazione di marketing politico insomma, l’ennesima pigliata per i fondelli ai suoi concittadini, che giunge in luogo delle fatture, della documentazione e della chiarezza richieste.

L’elenco degli “animalisti DOC” nelle varie liste

Ricevo e ben volentieri pubblico il comunicato delle due associazioni animaliste. cane-gatto Amici della Terra ed ENPA vi invitano a sostenere per le elezioni europee il candidato ambientalista e animalista Andrea ZANONI, lista PD.ENPA La sua candidatura nasce dalla società civile, in quanto persona da sempre  impegnata sulle questioni dell’ambiente, della qualità della vita in generale e degli animali, e dei diritti dei consumatori. L’interesse che noi manifestiamo è quindi per la persona di Andrea Zanoni. E’ l’eurodeputato italiano con record di presenza nel parlamento, a dimostrazione del suo impegno e serietà. e con 271 interrogazioni parlamentari, in soli 2 anni. Nella scheda elettorale per le Europee possono essere espresse fino a tre preferenze, l’importante è che una sia di donna, quindi si possono sostenere più candidati.Amici della Terra Per quanto riguarda le elezioni amministrative del Comune di Reggio Emilia, segnaliamo i seguenti candidati:
  • Partito democratico: Claudia Aguzzoli oppure Annalisa Rabitti
  • SEL per Reggio: Alessandra Valentini e Giuseppe Neroni
  • 0522 – Reggio Chiama: Matteo Iori
  • Città del Tricolore sindaco D’Andrea: Cristina Tarantola
  • Lista civica Prampolini: Pietro Negroni
  • Rifondazione comunista: Giuliano Rovacchi

In preda al panico il PD getta la maschera

Con l'inizio ufficiale della campagna elettorale - il 25 aprile - tutti i manifesti politici fuori dagli appositi spazi avrebbero dovuto essere rimossi, o coperti.Manifesti PD abusivi La solerte coop. La Bussola che gestisce le affissioni per il comune ha provveduto ad eliminare quelli di tutte le liste, tranne quelli del PD, e di Luca Vecchi, che ancora oggi - a quasi un mese dalla data nella quale per legge avrebbero dovuto essere rimossi - fanno bella mostra di sè all'inizio di via Papa Giovanni. Non stupisce questa eccezione, visto che la suddetta cooperativa è governata da Giordano Rodolfi, fratello gemello del consigliere comunale del PD, Moreno, che siede nel CdA di tale azienda, insieme a Pierluigi Saccardi - vicepresidente uscente della Provincia e candidato al Consiglio comunale nelle file del PD - ed a Marco Barbieri, consigliere regionale dello stesso partito.Manifesti PD abusivi da vicino

Dipendenti comunali mi riferiscono poi che - mentre normalmente prendono lo stipendio il 27 e non è mai capitato venisse accreditato con più di un giorno di anticipo - questo mese l'hanno ricevuto oggi, venerdì 23, quattro giorni prima del solito... probabilmente affinchè vedessero il bonus di 80 € in busta paga, e se ne lasciassero impressionare prima del voto!

La paura di perdere fa novanta, i troppi anni di potere ininterrotto poi spingono questo pd a creder di poter fare tutto, anche in barba alle leggi - che valgono solo per gli altri - e coi suoi comportamenti, anche più minuti, finisce quindi per dimostrarci ogni istante quanto sia indispensabile spazzare via questo potere autoreferenziale e familista, per ripulire Reggio da coloro che non sono più amministratori, ma satrapi.

Creiamo un Pronto Soccorso Veterinario!!

Domenica lungo la ciclo-pedonale del Crostolo una ragazza ed il suo piccolo cane sono stati aggrediti da due grossi pastori tedeschi liberi, solo l'intervento di alcuni passanti ha impedito che sbranassero la povera bestiola e la giovane - che comunque è stata morsa - subisse conseguenze ben più gravi. Cane LupoEssendo tra gli intervenuti, ho subito allertato la Polizia Municipale ed il 118, sentendomi rispondere dagli uni che dell'animale ferito dovevano occuparsi gli altri e viceversa. Appena compreso che i veterinari dell'USL non sono disponibili per gli animali d'affezione, fuori dagli orari d'ufficio, ho subito ri-contattato i "vigili", i quali mi hanno risposto che in un caso come quello non sapevano chi chiamare, non avendo neanche l'elenco dei veterinari privati reperibili la domenica ed i festivi. Sempre più angosciato per la povera bestiola, ho preso a chiamare amici volontari nell'ENPA, fino a quando una passante ci ha informato che il suo veterinario era disponibile ogni giorno.

Viviamo in una città ed in una provincia, nelle quali insomma chi non abbia memorizzato il numero di un veterinario privato da chiamare anche la notte e nei festivi, e le disponibilità economiche per pagarlo, davanti ad un'emergenza, ad un cane od un gatto ferito, investito, avvelenato, non può che affidarsi alle preghiere... mentre ad esempio a Livorno - città simile per dimensioni, storia e colore politico a Reggio - non solo i veterinari dello Stato sono reperibili nelle 24 ore 365 giorni all'anno, ma esiste un vero e proprio pronto soccorso veterinario, al costo massimo di 7€ di ticket!

Come è possibile che il Pronto Intervento della Municipale - competente per accordi interforze sulle emergenze animali - non sia dotato neanche dell'elenco dei veterinari privati reperibili? Come è possibile che gli agenti, trovandosi a dover fermare un cane feroce (od anche solo terrorizzato) non dispongano delle strumentazioni necessarie a garantire la loro incolumità e quella dell'animale, e neanche di un qualsiasi guinzaglio?! ambulanza veterinariaCome è possibile che i veterinari dell'USL - pagati quanto un medico ospedaliero, che lavora anche la notte e nei festivi - non intervengano su animali di proprietà privata, al di fuori del normale orario di lavoro?

 Se dovessi essere eletto in Consiglio comunale mi impegnerò fin da subito per creare con l'USL un Pronto Soccorso veterinario, dotato di ambulanza, che intervenga a prezzi accessibili a tutte le tasche in ogni orario ed in ogni giorno dell'anno, a costo di girare - se fosse necessario - di persona per le strade e le case a raccogliere donazioni e volontari!!

La vecchia politica dietro i “civici” leoni

Nel dicembre 2012 si costituiva a Reggio un'associazione culturale denominata "Leoni di San prospero", finalizzata a "promuovere lo sviluppo della città di Reggio Emilia" ed a valorizzare la nostra storia e tradizioni, come si evince dallo statuto.

Tale associazione - grazie al volontariato dei suoi membri - si dotava di un sito internet, un canale youtube ed una pagina Facebook, al fine di perseguire le sue finalità statutarie, e sempre restando ben lontana dai partiti.

La prova che il marchio è dell'assessore
La prova che il marchio è dell'assessore

Il 3 ottobre 2013 Marco Fantini, assessore in Provincia, ex membro della Segreteria Provinciale e della Direzione dei Democratici di Sinistra e dal 2005 nell'IDV (come si evince dal sito dell'ente) registra a suo nome il marchio dei Leoni. Di lì a poco una riunione dei fondatori del gruppo si schiera nettamente contro allo scendere in politica accanto a Vecchi ed al PD (solo una risibile minoranza  si pronuncia a favore), ciò nonostante i favorevoli all'ingresso in politica si impadroniscono della pagina FB, estromettono dalla sua gestione tutti quelli che non erano d'accordo - compreso colui che l'ha creata ed ha realizzato anche il sito ed il canale youtube - e decidono unilateralmente di utilizzarla a scopi politici. Creano una lista politica, usando appunto una versione del logo di proprietà di Fantini, ed estromettono dalla pagina chiunque muova critiche, anche bonarie o rivolga domande sul loro sostegno a Vecchi. Oggi sul sito dell'associazione (www.leonidisanprospero.com) si leggono una fila di precisazioni ed una dura critica a quest'operazione. Sulla scorta di questi dati alcune domande restano inevase: Fantini si sarà intestato il logo già pensando al farne un uso politico?Leoni San Prospero Com'è possibile che un'associazione "come si evince dal suo statuto, pensata e nata senza alcuna connotazione politica" (riporta il sito) sia stata utilizzata non solo per scendere in politica, ma per appoggiare un partito? E come è possibile che tale associazione abbia espresso il suo placet ad appoggiare Vecchi, quando ai membri di tale consesso nessuna deliberazione risulta essere stata votata ed approvata a maggioranza? Ammettendo invece che l'associazione sia stata lasciata fuori da questa vicenda, e si sia solo utilizzata una versione del logo di proprietà dell'assessore IDV, perchè hanno usato ed ancora usano la pagina Facebook che "è stata creata contestualmente ed a supporto dell'associazione e del Sito web" (come si legge sempre su leonidisanprospero.com)?

Una vicenda insomma che invece di profumare di civismo, puzza di vecchia politica...

I duchi delle coop.

Pedroni l'altra sera su Telereggio si è lanciato in una difesa di casta, travestita da tutela degli interesi cooperativi, dipingendoci strumentalmente come il nemico giurato delle coop, ma non vi è nulla di più falso.

Università-CoopservicePedroni infatti è il portavoce di quella potentissima lobby che da anni gestisce la cooperazione, che l'ha  portata al tracollo - oggi evidente a tutti! - e che aspira ad aumentare il suo peso in politica, proprio per puntellare il suo potere, oramai traballante. E' contro questo potere che ci schieriamo, proprio perchè stiamo dalla parte dei lavoratori, sulla cui pelle è sempre ricaduto ed ancora ricade il costo della mala-amministrazione di quei pochi privilegiati, che trattano le coop come feudi dei quali essi si sentono duchi o marchesi.

coopservice BolognaIvan Soncini, la cui gestione ha portato il CCPL ad ammucchiare circa 30 milioni di debiti, dopo le dimissioni da AD del consorzio non è stato spedito in pensione - vista l'età non più giovanissima e gli errori commessi - è stato invece premiato, lasciandolo sedere il diversi CdA, dai quali ancora contribuisce a gestire cooperative e patrimonio collettivo... tutto ciò mentre - ad esempio - si dimezzano senza pietà gli stipendi dei dipendenti che gestiscono la storica biblioteca universitaria di Bologna, portandoli - appena caduti sotto le grinfie di Coopservice - ad uno stipendio di ben 3,20€ all'ora. Una vergogna, in assoluto, e molto più perchè realizzata dalla cooperazione, che nasce anche per creare lavoro e garantire dignità ai lavoratori.

Noi stiamo con quei lavoratori, Pedroni, non con Lei, con Soncini o con quella élite di privilegiati che li strangola, ed anche per questo contrastiamo quel Luca Vecchi che è il vostro principale rappresentante in politica, quello che col consenso che mieterà alle urne aspira a puntellare i vostri scranni: per arieggiare le sale dei bottoni della cooperazione è insomma necessario che Vecchi perda!

  Pietro Negroni, Candidato per il Consiglio comunale, Lista civica Donatella Prampolini Sindaco